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Esplorare i confini tra arte e horror con Maxon One Creare i titoli di apertura per "Bestie", l'inquietante episodio di "American Horror Stories”.

American Horror Story di FX Network è così popolare che i produttori hanno inventato "American Horror Stories", una nuova serie tv che cattura l'energia agghiacciante dello show originale tramite episodi isolati che richiedevano una sequenza di titoli dedicata.

Il regista Frederic Colin ha cercato di ideare un'atmosfera caotica per i titoli dell'episodio "Bestie" usando Cinema 4D e Redshift, combinando il 3D con il live action e immagini di repertorio, uniti a un montaggio dinamico e a transizioni subliminali.

Abbiamo intervistato Colin per parlare del suo processo creativo che include anche collaborazioni con Feed Me Light e Elastic.

Colin: Dopo alcuni anni in cui creavo short-film per gli amici, ho capito che mi servivano degli strumenti VFX per migliorare la qualità del mio lavoro. Così ho iniziato a imparare diversi software per acquisire la capacità di creare autonomamente. Inizialmente mi sono concentrato sull'editing e sugli effetti 2D e alla fine ho ampliato le mie competenze fino a includere il 3D.

Il mio progetto era quello di frequentare una scuola di cinema, ma il giorno prima della scadenza delle iscrizioni ho deciso di seguire un approccio da autodidatta per sviluppare la mia carriera. Ho scoperto che Cinema 4D era molto potente e facile da usare, quindi ho continuato a sperimentare migliorando sempre di più.

Grazie al mio lavoro sui cortometraggi, dopo qualche anno sono stato assunto da Uman films, di proprietà del regista francese Olivier Dahan ("La Môme/La Vie en Rose"). Lavorare per quella società mi ha insegnato moltissime cose e presto ho iniziato a creare dei progetti personali come regista iniziando ufficialmente il mio viaggio nel 3D con un progetto per Cartier, azienda produttrice di orologi di lusso.

Dopo qualche tempo ho lasciato l'azienda per lavorare come freelance e da allora ho lavorato come designer e director per aziende come Elastic, The Mill L.A., Imaginary Forces, Feed Me Light, Mathematic, Trizz, Bandits, Mikros, MPC e molti altri studios in tutto il mondo. La collaborazione con Feed Me Light ed Elastic per i titoli "Bestie" è stata molto interessante perché la produzione e i processi creativi sono andati dritti al punto.

Colin: Inizialmente, ho dovuto creare un documento da presentare al Direttore Creativo di Elastic, Hazel Baird. Ho condiviso alcuni dei lavori che avevo svolto in R&D, mostrando il concept, l'atmosfera e il look. È importante essere il più chiari possibile prima di iniziare un progetto, quindi ho inserito tutti gli shot con una breve descrizione dell'azione. Ho anche simulato alcune riprese per fornire al team uno storyboard di massima e illustrare le mie idee sul movimento della telecamera.

Ho assegnato diverse scene a vari designer, tra cui i designer 3D Cian McKenna e Olivier Pirard, lasciando loro una certa flessibilità nella scelta del software. Ho cercato degli artisti che fossero in grado di lavorare in modo veloce e di ottenere risultati 3D di alta qualità e che si assumessero la responsabilità dei propri shot nel processo di compositing.

Il cliente ha fornito le musiche fin dal primo giorno di lavorazione, il che ha facilitato notevolmente lo sviluppo del montaggio. Ho trasformato le mie tavole in un layout e poi in un primo montaggio approssimativo. Abbiamo migliorato la qualità giorno dopo giorno e abbiamo mantenuto questo approccio per tutta la durata del progetto.

Colin: Ho usato molto lo strumento Cappuccino di Cinema 4D per creare movimenti camera realistici e mi sono affidato alle istanze per ridurre al minimo l'uso della RAM e mantenere una timeline in tempo reale. Ho utilizzato anche gli strumenti per la Modellazione Volumetrica, che trovo davvero potenti e veloci.

Per il compositing, le opzioni di post-rendering di Redshift sono davvero ottime. Ci sono molte scelte utili per stabilire un solido workflow di gruppo, tra cui cryptomatte, light ID e vari altri AOV e pass.

Colin: È importante tenere conto dell'illuminazione e del modo in cui si costruisce la scena 3D, perché la scala influisce sul comportamento delle luci e delle camere. Per risultati ottimali, è preferibile costruire la scena 3D in scala reale e cercare di ottenere livelli di dettaglio più elevati nelle texture e nei modelli, nonché imperfezioni di superficie che aiutino a costruire l'illusione 3D e a creare realismo. Inoltre, consiglio di trattare la camera come una vera telecamera, tenendo conto dell'obiettivo, del movimento e della distorsione.

Dopo aver impostato i componenti 3D, entra in gioco il compositing. Il bello del 3D è la possibilità di separare tutti i pass; questo consente di aumentare o diminuire il tono dell'immagine. Se da un lato questo è un vantaggio, dall'altro può essere schiacciante per via della miriade di possibilità a disposizione. Ecco perché lavorare con un moodboard e dei riferimenti è fondamentale per ottenere il risultato finale desiderato.

Colin: In questo momento sto sviluppando il trailer del mio prossimo cortometraggio intitolato "Away That Night", una storia d'amore animata in 3D ambientata nelle strade di Los Angeles alla fine degli anni Ottanta. Presto il trailer sarà pronto e spero di utilizzare un fundraising per finanziare il film. Sto anche lavorando a diversi progetti professionali come regista, tra cui alcune animazioni per marchi di lusso e titoli di apertura.

Sto anche continuando a lavorare come designer 3D per diversi studi, il che è molto stimolante perché mi permette di lavorare su atmosfere completamente diverse con un gruppo di persone fantastiche.


Lewis McGregor è un filmmaker e autore residente nel Galles meridionale.