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Realtà Virtuale & Aumentata e il Futuro della Musica Miro Shot ci racconta di come un collettivo di band stia usando C4D e altri strumenti per creare un nuovo tipo di musica.

Miro Shot, un collettivo di musicisti, artisti, designer, programmatori e registi, sta trasformando il concetto di concerto in un mix davvero unico di performance live, realtà virtuale e immersione sensoriale. Oltre ad essere un musicista, Roman Rappak, il frontman della band, ha un background in regia cinematografica, animazione e sound design, e questo gli permette di aggiungere alla semplice espressione musicale una ben modulata atmosfera teatrale.

Portato alle collaborazioni creative e alla narrazione, Miro Shot utilizza Cinema 4D per ricreare i racconti riccamente strutturati del collettivo, inclusi i contenuti artistici del loro album d’esordio “CONTENT” e il concerto live in realtà virtuale che lo accompagna. Il concerto era stato scelto per la premiere negli Stati Uniti di tutti e tre i festival musicali, cinematografici e interattivi dell’SXSW di quest'anno, ora cancellati.

Guarda il video di Half of Us qui.

Prima di approdare al Miro Shot, Rappak aveva collaborato con il collettivo artistico e multimediale “BretonLABS”, dove ha sperimentato la motion graphics per le clip musicali e dove ha diretto varie clip per altri artisti, tra cui Sinead O'Connor e Charlotte OC. Quando BretonLABS si è sciolto, Rappak era in cerca di nuove opportunità: "All'epoca in cui stavo approcciando Cinema 4D, il mondo della tecnologia, dei videogame e della motion graphic erano promettenti ed entusiasmanti", ricorda. "Volevo stare nei posti dove accadevano le cose, stare con gli artisti, i designer, i programmatori, i tecnici e gli sviluppatori di videogiochi".

Colpito dalla generosità con cui la community condivideva le proprie conoscenze, Rappak ha continuato a sperimentare lo sviluppo dei videogiochi lasciandosi affascinare dal potenziale creativo e trasformante dei videogiochi e della realtà virtuale. Ricorda di aver pensato alla collaborazione creativa come ad una nuova forma d'arte, e voleva combinare la musica con un messaggio positivo su come fossero emozionanti tutte le cose che stavano accadendo. "Ho pensato, in modo forse un po' idealistico, di creare una band come non si era mai vista al mondo, che sfruttasse tutta questa nuova tecnologia” racconta “invitando quante più persone possibile a farne parte".

Due anni dopo, nel 2017, il Miro Shot Collective ha messo in scena il suo primo pionieristico concerto in realtà aumentata. Tenuto in gran segreto, senza alcuna pubblicità, lo show ha dato alla band l'opportunità di sviluppare un nuovo tipo di concerto VR/MR (realtà virtuale in un'esperienza di realtà mista) e di app. Oggi il collettivo comprende oltre 450 membri che contribuiscono all'esperienza secondo il proprio talento creativo e i propri interessi.

Guarda il video del concerto di Miro Shot qui.

I concerti live sperimentali “aumentati” sono il concept centrale di Miro Shot, e il loro tour iniziale in piccoli luoghi d'arte in giro per l’Europa ha avuto un successo travolgente. Incoraggiati dal feedback positivo, la band è corsa in studio per registrare il primo album con l’intento che venisse eseguito in esperienze VR/immersive. Parlando del concept, Rappak è perfettamente consapevole del fatto che, per quanto la tecnologia sia eccitante e promettente, esistono enormi pericoli in termini di “sonnambulismo”.

Il singolo di Miro Shot, "Half of Us", uscito di recente, cattura e veicola il messaggio “use and understand this technology or it will use you“ (usa e comprendi questa tecnologia, o sarà lei ad usare te). A parte questo, Rappak ritiene che la tecnologia sia comunque una grande opportunità per creare esperienze e contenuti positivi. "È entusiasmante che la tecnologia VR ci permetta di sperimentare le cose a cui eravamo destinati” spiega, e aggiunge che "anche se la tecnologia è ancora agli inizi, è già naturale, intuitiva e in sintonia con noi esseri umani".

I contenuti artistici per l'album CONTENT di Miro Shot sono stati tutti realizzati dai membri del collettivo con una combinazione di strumenti, tra cui C4D.

In definitiva, Miro Shot è una celebrazione sia della tecnologia che della collaborazione creativa. Il team si è affidato a Cinema 4D e al motore Unity come strumenti primari per la creazione di show ipnotizzanti con inclusa musica synth da concerto aumentata e sound design, percezioni tattili, temperature calde/fredde, profumi ad hoc, realtà virtuale con rendering live, paesaggi cinematografici e scene interattive. Il video musicale per "Half of Us” mostra questo stesso stile multi-livello combinando filmati editati con fusioni di livelli grafici, texture e animazioni con la contrapposizione mirata dei migliori e peggiori social media.

Per chiarire come funziona l'approccio mentale di tipo “alveare” di Miro Shot, Rappak ha suddiviso la realizzazione del video "Half of Us" iniziando con tre giorni di riprese seguite da due settimane di post-produzione. Il video è stato poi suddiviso in oltre 5.000 immagini con più di 20 artisti provenienti da ogni parte del mondo a lavorare sulle diverse sezioni. Ad ogni graphic designer, modellatore 3D, fotografo, illustratore e motion designer sono stati inviati singoli fotogrammi con i relativi testi con piena libertà creativa di rielaborazione. Tutto è stato curato nei dettagli per un effetto coeso e il movimento è stato tracciato in modo da fondere i mondi reali con quelli virtuali.

Un poster per la performance di Oslo di Miro Shot.

È stato un processo incredibilmente emozionante per Rappak. L’artista ritiene che il lavoro finito rappresenti esattamente lo stato della società attuale a livello culturale e collaborativo. Come una sorta di crowdsourcing dove una moltitudine di persone lavora per lo stesso fine. Tutti gli asset creati giocano un ruolo importante nell'esperienza VR, e tutti i membri che hanno contribuito sono stati accreditati. L'obiettivo a lungo termine è quello di creare un evento su larga scala, e con 60 persone per gruppo quello dell’SXSW sarebbe stato il più grande evento mai realizzato.

In futuro la band prevede anche un'esperienza virtuale dove chiunque può partecipare in forma di avatar. "La cosa più potente del CGI è la sua natura illimitata e la possibilità di sperimentare alle proprie condizioni mi ha sempre entusiasmato” conclude Rappak.


Foto di MR Walsh, membro di Miro Shot Collective, artwork di Miro Shot e Miro Shot Collective.
Poster dello show di Alex Ford e Miro Shot Collective.


Author

Helena Corvin-SwahnAutrice Freelance - Regno Unito