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Sotto la Pelle MadMicrobe ha creato un breve video in 3D per celebrare l'anniversario dello studio e il talento del suo team.

L'animatore medicale Joel Dubin ha fondato cinque anni fa lo studio MadMicrobe a Philadelphia, in Pennsylvania, in collaborazione con Mitch Wishart, animatore e premiato regista vincitore di un Emmy Award, e Mike McIntyre, direttore finanziario. Da allora lo studio è cresciuto fino ad includere più di 12 dipendenti a tempo pieno che lavorano da remoto. Disporre di questo modello di lavoro già prima del COVID-19 è stata una vera fortuna per MadMicrobe.

Per celebrare il quinquennale dello studio e portare i riflettori sul team di artisti di MadMicrobe, Dubin si è affidato a C4D e a Redshift per creare Beneath the Skin, un cortometraggio animato sviluppato come una vera e propria sequenza di titoli di un film o di uno show televisivo. I titoli esplorano dettagli renderizzati ad arte di un modello anatomico in 3D, mentre i titoli di coda elencano i nomi del team sfumando al ritmo della colonna sonora.

Anche se è stato pubblicato in onore di questo anniversario, il progetto non è partito per quel motivo. In realtà era iniziato circa un anno prima quando Dubin, direttore creativo di MadMicrobe, ha passato un fine settimana ad esplorare un modello anatomico di scheletro umano in Cinema 4D. Dubin ricorda quel periodo come un buon esercizio di illuminazione e texturizzazione, in cui ha puntato ad un effetto monocromatico minimalista concentrandosi su toni e valori di scala di grigio. Ciò che ha creato lo ha portato ad integrare la tipografia, portandolo a pensare a sequenze di titoli nello stile di Altered Carbon e Westworld.

Ma chi elencare in quei titoli? A quel punto Dubin ha realizzato di essersi imbattuto in un bel modo di mettere sotto i riflettori l'intero team di MadMicrobe che, oltre a numerosi premi precedenti, ha recentemente ottenuto ben 3 “Muse Creative Awards” per un'animazione stereoscopica di stampo medicale creata per un evento a Vienna all'inizio di quest'anno.

"Anche se non ci troviamo nello stesso ambiente di studio, tutti in questo team contribuiscono attivamente al lavoro svolto” dice Dubin, spiegando che “abbiamo continue conversazioni in cui condividiamo le clip dei progetti a cui stiamo lavorando, in cui discutiamo delle varie tecniche possibili dandoci dei feedback che ci aiutano a mantenerci concentrati e ispirati. Lavoriamo insieme anche per risolvere questioni tecniche e anche se il lavoro è impegnativo c'è sempre spazio per un po’ di divertimento. "Sento che tra di noi c'è più cameratismo e un atteggiamento migliore di quello che c'è mai stato in qualunque cubicolo di ufficio in cui io abbia mai lavorato” afferma Dubin.

Wishart, che è il produttore esecutivo, è assolutamente d'accordo. “Desideriamo che nessuno del team si senta mai un'entità separata che si occupa da sola dei propri compiti. E siamo tutti consapevoli che stiamo lavorando insieme verso un obiettivo unico, il che ci dà davvero molta energia".

L'anno scorso MadMicrobe ha aperto una nuova filiale nel Regno Unito, dando allo studio una maggior presenza globale nel lavorare con clienti britannici/europei, oltre ad estendere il numero di fusi orari in cui il team è produttivo tra il Nord America e l'Europa.

Indipendentemente da dove si trovino i membri del team, le discussioni per ogni progetto includono sempre un direttore artistico, un produttore, gli animatori e la consulente scientifica di MadMicrobe, Veronica Falconieri Hays, che è lei stessa animatrice e illustratrice medica certificata. Oltre a rivedere con gli altri artisti i documenti scientifici e le immagini di riferimento, Dubin, Wishart e Alan Smith (direttore per l’animazione dello studio) esaminano insieme con molta attenzione tutta la sceneggiatura del progetto per poi iniziare a visualizzare lo storyboard e assegnare le animazioni.

"Capire la storia della scienza è molto importante, ma la parte più divertente è cercare di immaginare il modo in cui affrontare un determinato argomento in modo cinematografico, cercando di capire dove possiamo spingerci oltre guardando le foto di riferimento SEM (microscopio elettronico a scansione) di un ambiente cellulare", spiega Smith. "La scienza può essere arida, quindi cerchiamo di incanalare un senso di meraviglia e di entusiasmo nei nostri lavori, facendo in modo che l’aspetto scientifico e il messaggio stesso della storia rimangano intatti".

È fondamentale che il lavoro di MadMicrobe sia scientificamente accurato perché le animazioni create dal team - principalmente per agenzie di comunicazione sanitaria e aziende farmaceutiche - descrivono come particolari farmaci funzionano all'interno del corpo, o mostrano la progressione di malattie. Quindi, nonostante Dubin e Wishart abbiano entrambi decenni di esperienza nella creazione di animazioni mediche, si affidano ancora al contributo di medici esperti, in particolare Falconieri Hays che usa Cinema 4D anche per preparare accurati modelli molecolari in 3D da utilizzare in studio per i file di scena.

“Ci assicuriamo sempre di partire da modelli molecolari accurati", spiega Wishart, aggiungendo che molto spesso il team rivede i modelli per le agenzie sanitarie in modo più stilizzato, pur mantenendo le caratteristiche salienti. Tutto dipende dal tipo di pubblico a cui è destinata l'animazione. "Se si tratta di professionisti del settore medico cerchiamo di mantenere alta la scienza, ma quando si tratta di un pubblico di consumatori possiamo divertirci un po' di più ed essere più creativi nel modo di rappresentare le cose".

Se vi sembra strano che un animatore medicale possa dedicarsi alla realizzazione di sequenze di titoli dall’aspetto artistico, sappiate che non lo è. Gli animatori e gli illustratori medici sono essenzialmente narratori scientifici, incaricati di renderizzare processi complessi e spesso invisibili o di mostrare interazioni e reazioni convincenti e comprensibili a livello visivo". Per fare questo è necessario possedere una certa dose di licenza artistica. "Se ci avviciniamo visivamente al nostro lavoro con gli occhi di un motion designer, o addirittura di un regista di film di fantascienza, questo potrà risuonare in un pubblico più vasto. Ecco quello che pensavo quando ho creato Beneath the Skin” spiega Wishart.

Anche se la colonna sonora gli ha ispirato alcune scene, Wishart ha tribolato per mesi nel creare tutto quello che gli serviva per portare a termine il lavoro. Desiderava creare un look surreale e astratto, e il video infatti inizia all'interno del corpo umano. Dopo una rapida occhiata alla colonna vertebrale, la camera si sposta attraverso la cavità nasale… un viaggio molto più interessante di quello che potrebbe sembrare.

"Sono rimasto davvero sorpreso di scoprire così tante cose interessanti dopo aver posizionato la camera nella profondità del naso", ricorda. "Ho aperto la lunghezza focale per mostrare un campo visivo tale da visualizzare lo spazio interno come una cattedrale, dove i turbinati nasali appesi in alto apparivano quasi come un maremoto ghiacciato di 40 piedi".

Risalendo la colonna vertebrale, la camera passa all'inquadratura della testa umana senza pelle, con le arterie visibili che pulsano di lato. Per mantenere le cose interessanti, Dubin ha individuato in ogni scena un elemento da poter animare a ritmo di musica: cellule del sangue che pulsano nei vasi sanguigni, la dilatazione degli occhi, il cuore che batte. Ha collegato così tutti gli shot evidenziando movimenti sottili a ritmo della colonna sonora.

Dubin ha inoltre cercato di migliorare i modelli quando zoomava molto vicino. Poiché alcuni dettagli andavano persi a quel livello, spesso li ha ripassati scolpendo ulteriori dettagli con gli strumenti di sculpting di Cinema 4D. Ha anche ri-texturizzato alcuni elementi ad una risoluzione più alta, come ad esempio i denti in una scena o vari vasi sanguigni. Una delle cose più interessanti della sequenza di titoli è che l'anatomia è spesso quasi irriconoscibile.

"Questo progetto mi ha aiutato a imparare a fidarmi del processo creativo, ad essere paziente e a cercare di non pensare troppo" dice, spiegando che, come animatore focalizzato sulla visualizzazione medica, questo esercizio lo ha aiutato ad uscire dal suo solito modo di pensare al lavoro quotidiano.

“Molti di noi, in questo settore, si abituano presto ad avvicinarsi ad un nuovo progetto che coinvolge l'anatomia umana nei modi più ovvi. A volte anche il solo fatto di spostare la telecamera e guardare il soggetto da un punto di vista diverso può portare nuova vita e drammaticità ad un'immagine. E se il pubblico mantiene l’interesse più a lungo è molto più probabile che se ne vada dopo aver imparato qualcosa, che è lo scopo di ciò che facciamo.”


Author

Meleah MaynardAutrice/Editrice – Minneapolis, Minnesota